Giostra, pass a pagamento per fotografi non professionisti: scoppia la polemica

SULMONA – Pass a pagamento per i fotografi non professionisti e obbligo di consegnare le immagini all’Associazione entro il 5 agosto per valutarne qualità ed eventuale danno di immagine.

Scoppia la polemica sul nuovo regolamento introdotto dalla Giostra cavalleresca per l’edizione di quest’anno, nei confronti dei fotografi amatoriali.

I primi ad insorgere, ma ne seguiranno molto probabilmente altri, sono gli iscritti dell’Accademia sulmonese di fotografia.

“Finora, in tanti anni, vi è stato un rapporto di “fiducia” nei confronti di tanti appassionati ed esperti di fotografia, particolarmente sentito in quelli di Sulmona, in uno spirito di profonda collaborazione sempre nel reciproco interesse generale di dare il miglior contributo possibile al successo di una manifestazione di alto prestigio storico/culturale – spiegano dall’Accademia – Adesso si vuole instaurare un contratto attraverso il quale si conferisce l’incarico di realizzare un servizio fotografico di almeno 50 fotografie in formato RAW e JPG entro 5 giorni, il 5 Agosto 2022. Delle fotografie ne saranno verificate le condizioni (non si sa da quale commissione di esperti di fotografia). I lavori dovranno essere perfetti per illuminazione ed ambientazione; del risultato delle foto il fotografo ne dovrà rispondere e potrebbe anche essere punito non solo con un daspo permanente ma addirittura legalmente qualora dovesse arrecare un danno d’immagine all’Associazione Giostra. Il Fotografo, che nel caso sarà opportuno stipuli un’assicurazione per eventuali responsabilità civili nei confronti della Giostra, ovviamente non sarà retribuito, ma avrà il privilegio di poter pubblicare gratuitamente le sue foto che sono state cedute di proprietà alla Giostra; comunque sempre attento di non recare un danno d’immagine della Giostra. Per tutto questo il fotografo deve anche pagare dieci euro. Di fronte a questo atteggiamento, assurdo, ridicolo, incomprensibile ed arrogante, si rimane senza parole, una sola domanda: perché?”.
Dall’associazione Giostra il presidente, Maurizio Antonini, si giustifica con l’elevato numero di richieste arrivate. “Siamo stati costretti a distinguere tra fotografi di professione e fotoamatori per l’enorme numero di richieste  pervenute da parte di fotografi alla nostra associazione – interviene – perchè il sovraffollamento potrebbe provocare seri disagi al corteo storico e alla manifestazione stessa in piazza Maggiore”.

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